Una giornata uggiosa

Intendiamoci, a me piace anche il pop (specie se legato alla mia giovinezza), ed in tema di ‘giornata uggiosa’ potrei mai dimenticare l’omonimo brano di Lucio Battisti?

E non credo di essere la sola a preferire il suo ‘lato B‘ (eh, i vecchi 45 giri!, archeologia musicale), ovvero con il nastro rosa. La malinconia rimane tutta, ma annegata da una melodia molto dolce.

Il “nastro rosa” è un simbolo di un futuro incerto, un’immagine poetica che racchiude il timore e la bellezza del non sapere cosa riserverà il domani.

Mogol l’ha reso con un testo ricco di metafore che descrivono l’incredulità e lo stupore che si provano davanti all’amore, e la musica accompagna perfettamente queste sensazioni con un arrangiamento semplice ma emotivamente intenso.

Senza dimenticare un ‘sound’, che per quegli anni era decisamente rivoluzionario per la scena italiana.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *